È giunta a compimento una delle azioni cardine del progetto LIFE PHOENIX. Si tratta dell’integrazione di varie tipologie di dati territoriali, ambientali e sanitari in un unico sistema informativo e statistico a supporto dell’analisi di rischio. Lo strumento è stato consegnato al team di progetto che attualmente sta svolgendo una serie di test, in stretta connessione con gli sviluppatori, per verificarne il corretto funzionamento, apportare i necessari aggiustamenti e identificare le future direttrici di sviluppo.

I contenuti e le funzionalità del sistema informativo e statistico del progetto LIFE PHOENIX si inseriscono perfettamente nella strategia nazionale per la prevenzione sanitaria, recentemente delineata dal nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. Fra gli obiettivi del Piano, infatti, si annovera lo sviluppo a livello nazionale e locale di sistemi informativi integrati ambiente e salute, per consentire la lettura combinata dei dati di monitoraggio / esposizione / effetto, anche ai fini della stima degli impatti sulla salute della popolazione. 

In particolare, il Piano sottolinea la necessità di strumenti che consentano lo scambio delle informazioni tra le autorità e gli enti coinvolti nella materia delle acque destinate al consumo umano, in funzione dello sviluppo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) e di una migliore programmazione dei controlli. Ricordiamo che i PSA sono uno strumento strutturato per l’analisi di rischio delle filiere idro-potabili che tutti i Gestori dei Servizi idrici integrati dovranno obbligatoriamente adottare entro il 2025. Il sistema informativo e statistico del progetto LIFE PHOENIX agevolerà pertanto l’applicazione della metodologia PSA, riducendo i tempi e i passaggi necessari per raccogliere le informazioni di interesse e facilitando la lettura integrata dei dati. 

In breve il progetto LIFE PHOENIX, presentato alcuni giorni fa anche agli operatori delle Aziende ULSS regionali, sta facendo da apripista ad un intenso lavoro di integrazione informativa e funzionale che tutte le istituzioni competenti in materia di Salute e Ambiente saranno tenute a portare avanti nei prossimi anni. Questa positiva esperienza, basata sulla condivisione di obiettivi, conoscenze, competenze e dati fra Enti diversi, costituirà un’ottima base di partenza per un percorso comune sempre più strutturato e sistematico.