24 giugno 2019
Piena convergenza tra il Progetto LIFE PHOENIX e il nuovo approccio europeo alla sicurezza dell’acqua potabile

Il datawarehouse progettuale protagonista il 21 giugno all'evento di presentazione del primo Piano di Sicurezza dell'Acqua (PSA) della Regione del Veneto

Piena convergenza tra il Progetto LIFE PHOENIX e il nuovo approccio europeo alla sicurezza dell’acqua potabile

Presentato lo scorso venerdì 21 giugno, presso la prestigiosa sede di Palazzo Franchetti a Venezia, gremita di partecipanti, il primo Piano di Sicurezza dell’Acqua del Veneto. I Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) sono uno strumento innovativo per garantire proattivamente la salubrità dell’acqua erogata dagli acquedotti al consumatore, mediante un approccio strutturato di valutazione e gestione preventiva di tutti i rischi presenti lungo l’intera filiera idro-potabile (dalle fonti di approvvigionamento idrico, all’impianto di trattamento, fino al sistema di distribuzione).

Si tratta di un cambiamento culturale epocale per il sistema di garanzia della sicurezza idro-potabile, che necessita di una forte presenza delle istituzioni per essere accompagnato e guidato. Il progetto LIFE PHOENIX si pone in assoluta sinergia con questo percorso, come evidenziato nella sua presentazione dalla dott.ssa Francesca Russo, Direttore della Direzione Regionale Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto. Nell’ambito di questo progetto si sta infatti sviluppando un datawarehouse che conterrà, fra l’altro, le informazioni sulle potenziali fonti inquinanti, sulla filiera idro-potabile (e relativo bacino d’utenza) e sui dati di qualità delle acque.

Concepito come una sorta di “contenitore virtuale”, il datawarehouse del Progetto LIFE PHOENIX farà interagire efficacemente tra loro i dati già disponibili (anche se finora in modo frammentato) provenienti dai vari Enti coinvolti, e sarà integrato da un modello previsionale in grado di stimare il movimento dei contaminanti all’interno delle falde acquifere. Questo strumento è estremamente utile per consentire agli Enti Gestori e agli Enti di controllo una valutazione completa dei rischi che gravano sull’intera filiera idropotabile.

L’evento del 21 giugno, importante momento di condivisione, è stato organizzato da Viveracqua (consorzio dei Gestori dei Servizi idrici integrati del Veneto) in collaborazione con la Regione del Veneto e con la partecipazione dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Aziende ULSS coinvolte, di ARPAV e del Consiglio di Bacino del Brenta. Tutti gli Enti partecipanti (in primis gli Enti Gestori, ma anche le Aziende ULSS e l’ARPAV) saranno coinvolti d’ora in avanti nella predisposizione dei PSA di tutti gli altri sistemi acquedottistici del territorio regionale. Brochure del Progetto LIFE PHOENIX sono state distribuite agli oltre cento partecipanti all’evento.

 

Raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo strumento dei PSA è stato introdotto nella normativa europea con la Direttiva (UE) 2015/1787, recepita in Italia mediante Decreto del Ministro della Salute del 14 giugno 2017. L’adozione dei PSA è obbligatoria entro il 2025 nell’intero territorio nazionale. La Regione del Veneto, colpita nel 2013 dall’emergenza PFAS, è stata una delle prime Regioni italiane ad aver avviato, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, la sperimentazione di questo nuovo approccio, mediante la predisposizione del PSA del sistema acquedottistico di Lonigo, che serve oltre 100.000 abitanti in 26 Comuni nelle province di Vicenza, Verona e Padova.