Il 30 marzo la Conferenza finale del progetto LIFE PHOENIX - Life Phoenix
All'evento online verranno presentati i risultati conseguiti dal progetto UE.
FINAL CONFERENCE PROGETTO LIFE PHOENIX
30 Marzo 2021, 9:30-13:30
link per collegarsi all'evento
Martedì 30 Marzo 2021, il progetto LIFE PHOENIX - Perfluorinated compounds HOlistic ENvironmental Interistitutional eXperience (LIFE16 ENV/IT/000488), co-finanziato dall'UE nell'ambito del programma LIFE, celebrerà con la Conferenza finale il compimento della propria esperienza progettuale. L'evento, organizzato in modalità online, sarà aperto a tutti i pubblici interessati, e vedrà la partecipazione dell'intero team progettuale che presenterà i risultati conseguiti a seguito degli oltre tre anni di analisi e ricerche.
Coordinato dalla Regione del Veneto – Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria (lead partner), in collaborazione con Azienda Zero, Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV), Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR (IRSA-CNR) e Università degli Studi di Padova, il progetto LIFE PHOENIX ha proposto un approccio innovativo e multidisciplinare alla gestione della contaminazione ambientale da inquinanti emergenti, coinvolgendo contemporaneamente soggetti istituzionali e mondo della ricerca scientifica nei processi decisionali.
Per affiancare questo nuovo modello di governance interistituzionale, il progetto LIFE PHOENIX, nel corso della sua vita operativa, ha implementato diverse buone pratiche e soluzioni innovative, tra le altre: un sistema informativo e statistico, integrato da numerose banche dati provenienti da varie istituzioni locali, regionali e nazionali, un modello matematico previsionale di dispersione dell’inquinante nello spazio e nel tempo, un piano con linee guida e protocolli di prevenzione, affiancato dall’utilizzo di tecnologie sperimentali; una serie di strumenti basati sull’approccio metodologico dell’analisi del rischio.
L'attività progettuale ha inoltre realizzato un processo partecipato che ha visto il coinvolgimento di addetti ai lavori, esperti, portatori di interesse, cittadini, mondo della scuola e delle università. In aggiunta, la metodologia di lavoro replicabile, fondata sul know-how e sui risultati derivanti dall'approccio multidisciplinare, ha consentito il trasferimento dei principali esiti del progetto anche verso altre aree nazionali ed europee, dove sono presenti simili situazioni di rischio.
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