Il Progetto LIFE PHOENIX invitato a Bruxelles nell'ambito dell'evento ENSOr - Life Phoenix
Il progetto LIFE PHOENIX è stato presentato durante l'evento ENSOr "International workshop on Emerging challenges on New SOil contaminants" tenutosi a Bruxelles il 19 e 20 novembre 2018.
La tematica delle sostanze inquinanti emergenti, inclusa la crescente preoccupazione della loro presenza nell'ambiente, sta catturando l'attenzione non solo degli scienziati e degli addetti ai lavori, ma anche delle istituzioni e dei decisori politici per la complessità e la grande attualità del problema. Di conseguenza, alla luce del massiccio afflusso di informazioni e di conoscenza, i policy makers a livello nazionale, regionale e locale sono chiamati a stabilire le corrette priorità per creare un adeguato quadro normativo applicabile sia a breve che a medio-lungo termine.
Questa prima edizione del workshop organizzato da OVAM - la principale autorità della Regione Fiandre in Belgio per la gestione sostenibile dei rifiuti, dei materiali e della risorsa suolo - è stata un momento proficuo di incontro e di networking incentrato sulla cooperazione internazionale, combinata ad un approccio bottom-up da parte dei vari portatori di interesse.
I due giorni di lavori si sono concentrati sulle sostanze inquinanti emergenti per le matrici suolo e acqua sotterranea presentando vari casi studio e proposte di mitigazione. Durante il primo giorno si sono susseguite varie sessioni plenarie focalizzate sullo scambio di conoscenza, esperienze e sfide incontrate tra ricercatori, policy-makers, esperti e stakeholders. Nel secondo giorno invece, svoltosi in sessioni parallele, si è cercato di impostare una metodologia d'azione come primo passo verso una politica comune che possa essere a vantaggio della comunità.
Il progetto LIFE PHOENIX, presentato durante i lavori del primo giorno, ha riscontrato notevole interesse tra i presenti in particolare per l'approccio pragmatico e inter-istituzionale che lo caratterizza proponendo una strategia di azione efficace e tempestiva riguardo le emergenze ambientali derivanti in particolare dai PFAS a catena corta. Lo scambio di esperienze con altre realtà internazionali che hanno presentato i loro criteri legati alla problematica dei contaminati emergenti, in particolare dei PFAS, è stato proficuo e di notevole interesse. Infine, la presenza della Commissione Europea, rappresentata dalla DG Environment ha sottolineato l'esigenza di una azione a livello comunitario.
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