Procede, pur con le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, l'attività di LIFE PHOENIX per determinare la presenza di PFAS nelle matrici acqua e terreno, allo scopo di testare sia l’efficienza degli strumenti di mitigazione adottati sia la distribuzione dei contaminanti nei siti di monitoraggio individuati. In tale ambito un ruolo fondamentale è svolto dal Dipartimento Regionale Laboratori di ARPAV, partner progettuale.

In particolare, per le analisi dei campioni di terreno provenienti dai siti di monitoraggio, il progetto si è dotato di uno strumento innovativo che consente la preparazione simultanea di più campioni, caratteristica rivelatasi molto utile in questo periodo di rallentamento dell’attività analitica dovuto al coronavirus. Si tratta di un mulino planetario a quattro postazioni, installato e collaudato già a inizio 2019 presso il laboratorio ARPAV di Venezia.

La macinazione e triturazione in particolato fine e omogeneo (un processo chiamato micronizzazione) è un’azione necessaria di pre-trattamento del campione solido, da effettuare prima di qualsiasi analisi e ogni qualvolta sia richiesto un elevato grado di finezza. Il mulino planetario permette la micronizzazione di materiali solidi di diversa origine e consistenza, ottenendo un’alta polverizzazione in tempi particolarmente brevi. Inoltre, con il suo utilizzo, si agevolano le operazioni di laboratorio, sgravando il personale tecnico da gran parte delle azioni manuali. Finora, per le finalità di progetto, sono stati trattati circa 300 campioni di terreno. 

Per quanto riguarda i campioni di acqua, invece, al momento ne sono stati analizzati circa cinquecento, provenienti dai due impianti pilota per la depurazione delle acque individuati nel progetto, dalle tre aree umide selezionate per testare in campo l’efficienza della fitodepurazione e dai dieci siti individuati per il monitoraggio ambientale.